Come Funziona il Conto BancoPosta
Basta entrare in un’agenzia per capirlo: i correntisti sono imbufaliti per le spese di tenuta del conto in aumento e al contempo delusi per gli interessi ridotti ai minimi termini. Un’alternativa può essere il BancoPosta, il conto corrente di Poste italiane: ma conviene? Per rispondere a questa domanda siamo entrati in un ufficio postale e abbiamo aperto un conto corrente, verificando tempi, efficienza, qualità del servizio e, soprattutto, costi. Risultato: il conto delle Poste è competitivo sui costi, ma risulta un po’ limitato rispetto ai conti tradizionali.
Per diventare correntista BancoPosta ci si può rivolgere direttamente all’ufficio postale oppure si può scaricare il modulo dal sito. A questo punto, dopo la compilazione, si va in posta con le fotocopie del documento d’identità e del codice fiscale. Cosa che abbiamo fatto senza incontrare troppe difficoltà (anche se l’impiegato di un ufficio ci ha chiesto il tesserino originale del codice fiscale).
I preliminari non sono troppo diversi da quelli a cui siamo abituati in banca. L’impiegato, dopo aver illustrato brevemente il funzionamento del conto e delle condizioni economiche, ci ha fatto firmare una serie di documenti. Si va da quelli consueti per l’apertura del conto, a quelli per la legge sul trattamento dei dati personali, da quelli per l’apertura del conto titoli, al prospetto informativo sulla propensione al rischio negli investimenti.
Una volta firmati i documenti, tuttavia, occorre armarsi di santa pazienza. Il conto, infatti, non viene aperto immediatamente. Il numero è spedito a casa in un secondo momento, così come il bancomat e il codice segreto. Sui tempi le Poste non si smentiscono: infatti, abbiamo ricevuto il documento ufficiale con gli estremi del conto corrente dopo ben 25 giorni. Il bancomat, invece, è arrivato dopo una settimana, peccato che non possa essere utilizzato senza il numero di conto.
Andare in Posta è come andare in banca e il conto BancoPosta è un conto corrente a tutti gli effetti. Di conseguenza, anche le Poste sono sottoposte alla legge sulla trasparenza bancaria per i servizi finanziari. Più chiarezza. Rispetto alle banche, le Poste forniscono informazioni che risultano più chiare. Probabilmente sono facilitate dal fatto che offrono un solo conto corrente a condizioni standard, mentre le banche propongono una gamma diversificata di conti, convenzionati o no, ciascuno a condizioni trattabili a seconda delle disponibilità economiche. Le Poste Italiane, invece, offrono lo stesso prodotto uguale per tutti, senza fare distinzione fra clienti, e questo facilita sicuramente la comunicazione e la trasparenza. Niente scoperto. C’è però una differenza rispetto alla banca. Le Poste, infatti, non rientrano nella categoria degli “intermediari finanziari”. Quindi non sono iscritte all’Abi, Associazione bancaria italiana, e non sono assicurate presso il Fondo di tutela dei depositi. A garantire i risparmi dei consumatori ci pensa il ministero del Tesoro, unico proprietario di Poste Italiane. Mentre la Banca d’Italia vigila e ne controlla l’attività. La conseguenza è che i conti correnti non prevedono le scoperto, cioè la possibilità di “andare in rosso”. Perciò, attenzione a emettere assegni di importo superiore alla disponibilità di conto, perché possono essere protestati. I mutui e i prestiti personali, invece, vengono offerti grazie alla convenzione con altri intermediari.
COSA SAPERE PRIMA
Quando si apre il conto è meglio scegliere un ufficio postale che abbia un’area riservata alle aperture di conto corrente e agli investimenti. Il personale sarà in grado di offrire più informazioni e sarà maggiore la riservatezza.
Al momento dell’apertura del conto è meglio portare con sé sia la carta d’identità, sia il tesserino originale del codice fiscale.
Per sapere in tempi brevi qual è il proprio numero di conto, non si deve aspettare che venga spedito a casa, ma bisogna telefonare o passare direttamente in posta per farselo comunicare.
Chi usa Internet attivi subito il servizio “BancoPosta online”: non costa nulla e consente di risparmiare sui bonifici ed evitare code.
È consigliabile non chiedere la carta di credito postale, perché non risulta conveniente. Tuttavia, per chi ha il conto in Posta non ci sono alternative.
TUTTI I SERVIZI
Il conto BancoPosta offre le stesse possibilità di un normale conto corrente, per cui è possibile: pagare le bollette di telefono, gas e luce, accreditare lo stipendio, emettere o incassare assegni, fare e ricevere bonifici, utilizzare il servizio Internet “BancoPosta online”, usare il Postamat (che è il Bancomat delle Poste) e richiedere la carta di credito
La domiciliazione delle utenze domestiche è un servizio gratuito. Per richiederlo basta andare in posta con la bolletta. È un servizio che consigliamo, dal momento che l’alternativa sarebbe quella di attendere il proprio turno allo sportello e pagare in più anche la commissione di un euro.
Il libretto degli assegni è gratuito e si compila seguendo le stesse regole che si applicano agli assegni bancari. Tenete presente, però, che alcuni negozi potrebbero non accettare gli assegni postali, ma può anche succedere con quelli bancari. Se si incassa un assegno postale emesso dalla stessa filiale la valuta (quando cioè cominciano a maturare gli interessi) decorre dallo stesso giorno. Se invece l’assegno proviene da un ufficio postale diverso, la valuta è di due giorni lavorativi, se proviene da una banca di quattro giorni. Il denaro versato è disponibile dopo quattro giorni lavorativi dall’incasso degli assegni postali e dopo sette per quelli bancari. Questo significa che i soldi sono sul conto e maturano interessi, ma possono essere utilizzati soltanto a partire dopo quel numero di giorni.
Quando si apre il conto viene offerta gratuitamente la Carta Postamat Maestro, con funzione Bancomat e pagobancomat. I circuiti di riferimento sono: il circuito Postamat per il Bancomat e il circuito Maestro per il Pago-bancomat. Il circuito Postamat è composto da 2.350 sportelli automatici che si trovano all’interno degli uffici postali, dove è possibile prelevare contanti fino a 600 euro al giorno, essere informati sul saldo del conto e sui movimenti. Prelevare agli sportelli automatici Postamat non costa nulla. Si pagano, invece, commissioni salate se si preleva a uno sportello bancario.
Per fare un bonifico allo sportello postale occorre avere tutti i dati di riferimento del destinatario (conto corrente, codice Abi e Cab). Ma non è finita qui. Infatti, è necessario avere il Postamat e digitare il proprio codice segreto (cioè il Pin) sulla tastiera della cassa. Il costo del bonifico è di due euro. Non dimenticatelo: senza Postamat e Pin non si può fare nessun bonifico.
Chi apre un conto e ha un collegamento Internet può chiedere l’attivazione del servizio Bancoposta online. È una comodità, non costa nulla, ma per averlo ci vuole un po’ di tempo. Per questo consigliamo di richiedere il servizio già all’apertura del conto.