Come Valutare un Titolo Azionario
Elenco veloce e sintetico degli indicatori sufficienti a segnalare la convenienza di un titolo azionario sulla base dei suoi dati fondamentali.
Parametri base
Price/Book Value ( P/BV ): un valore inferiore ad uno segnala che un titolo è sottovalutato rispetto al suo valore patrimoniale intrinseco. Un valore troppo basso può tuttavia segnalare negative attese da parte del
mercato circa la crescita degli utili e del fatturato, laddove un valore elevato può indicare ottimismo circa le
prospettive di crescita nell’immediato futuro. Molto importante, quindi, consultare parallelamente anche gli indicatori di Price Earnings to Growth ( PEG ) e Revenue Growth.
Price/Earning ( P/E ): un valore “normale” di P/E, prendendo quale pietra di paragone (Benchmark) il rendimento dei Buoni del Tesoro (Treasuries) aventi scadenza decennale, dovrebbe essere compreso nei
seguenti intervalli
rendimento Treasuries 4% = P/E fra 18 e 30 cioè un utile per azione fra 5,66 ed il 3,33% del prezzo corrente.
rendimento Treasuries 5% = P/E fra 15 e 25 cioè un utile per azione fra 6,66 ed il 4,00% del prezzo corrente.
rendimento Treasuries 6% = P/E fra 12 e 20 cioè un utile per azione fra 8,33 ed il 5,00% del prezzo corrente.
Queste indicazioni vanno ovviamente prese cum grano salis, comparando il dato con il P/E delle società concorrenti e magari anche con
quello medio del settore di mercato. Si tenga inoltre presente che un P/E troppo basso può segnalare negative attese da parte del
mercato circa la crescita degli utili e del fatturato, laddove un valore elevato può indicare ottimismo circa le prospettive di crescita
nell’immediato futuro. Molto importante, quindi, consultare gli indicatori di Price Earnings to Growth (PEG) e Revenue Growth.
Price Earnings to Growth ( PEG ): un valore inferiore a 1 segnala che il titolo potrebbe essere sottovalutato ( undervalued ) rispetto alle sue prospettive di crescita degli utili. Il valore normale è compreso fra 1 e 2.
Sopra ad un valore di 2 è necessario comparare il dato con il PEG delle società concorrenti e magari anche
con quello medio del settore di mercato per scoprire se le scarse prospettive di crescita degli utili non siano una
peculiarità del settore. Per esempio un settore maturo, come le Utilities, ha normalmente scarse prospettive di
crescita ma, in compenso, assicura agli azionisti un maggior reddito.
Rendimento
Yield: per le società che pagano un dividendo, un rendimento “normale”, prendendo quale pietra di paragone il rendimento dei Buoni del Tesoro aventi scadenza decennale, dovrebbe essere compreso in un intervallo tra la metà del rendimento dei Buoni del Tesoro decennali ed il suo intero.
Per esempio, con il rendimento dei Treasuries al 5%, lo Yield di una azione dovrebbe essere compreso fra il 2.5
ed il 5%. Anche qui, come con tutti gli altri indicatori, bisogna comparare il dato. Esistono inoltre certe tipologie
societarie come i REIT e le MLP, che offrono rendimenti superiori alla media per ragioni fiscali.
Pay Out Ratio: per le società che pagano un dividendo, la porzione dell’utile netto destinata a essere distribuita agli azionisti non dovrebbe superare di molto il 50%, salvo eccezioni come certe tipologie societarie
come i REIT e le MLP, che hanno rapporti di Pay Out altissimi per ragioni fiscali.
Fatturato
Revenue Growth: il previsto tasso di crescita percentuale del fatturato deve essere pari o superiore a quello delle società concorrenti nello stesso settore di attività.
Price/Sales (P/S):il rapporto fra il prezzo corrente dell’azione ed il fatturato per azione non dovrebbe essere di molto superiore a 1,5.
Profittabilità
Profit Margin: il rapporto percentuale fra l’utile netto ed il fatturato deve essere pari o superiore a quello delle società concorrenti nello stesso settore di attività.
Operating Margin: il rapporto percentuale fra l’utile operativo ed il fatturato deve essere pari o superiore a quello delle società concorrenti nello stesso settore di attività.
Return on Equity (ROE): il rapporto percentuale fra l’utile netto ed il patrimonio (Book Value) della società deve essere pari o superiore a quello delle società concorrenti nello stesso settore di attività. Per dettagli è possibile vedere questa guida sul ROE sul sito Dizionarioeconomico.com.
Solvibilità
Total Debt/Equity: il rapporto fra l’indebitamento ed il patrimonio (Book Value) della società non dovrebbe superare di molto la soglia di 1, il dato ottimale è ad ogni modo quello inferiore a 0,5.
Price/Cash Flow per Share: il rapporto fra il prezzo corrente ed i flussi di cassa (Cash Flow) per azione non dovrebbe superare di molto la metà del rapporto di Price Earnirng (P/E)
Total Cash per Share: il totale delle attività liquide della società diviso per il numero delle azioni emesse dovrebbe essere pari ad almeno il 2% del prezzo dell’azione.
Conclusioni
Questa naturalmente è pura teoria: come abbiamo illustrato ne la nostra filosofia, non esistono formule magiche
per arricchirsi in Borsa. Esistono metodi per difendersi e prosperare. E questo è sicuramente un buon metodo,
specialmente se applicato con intelligenza e la dovuta elasticità mentale. Difatti, di titoli aventi tutte assieme
tali caratteristiche ne troverete ben pochi. A voi decidere a cosa rinunciare: se ad esempio ad un alto tasso
di crescita o ad un buon reddito. A voi decidere quali rischi assumervi.
Ad ogni modo, dopo aver letto e assimilato questa sezione dedicata all’analisi fondamentale, sarà utile sapere quale risulta essere il proprio livello di accettazione del rischio e come gestirlo.