Gestire il Rischio nel Trading
Se il nostro intento è quello di iniziare a fare trading con la speranza di ottenere dei guadagni immediati, è invece molto importante sapere che proteggere i propri guadagni dal rischio impone uno studio ravvicinato su tutti i fattori che, viceversa, potrebbero causarne la perdita. Il cosiddetto “risk management“, noto come “gestione del rischio” nel trading ci dà la possibilità di operare nei mercati in tutta sicurezza massimizzando in questo modo i guadagni.
Le strategie di elevata qualità nella gestione di quanto investiamo rappresentano uno dei punti chiave per la sopravvivenza nel mercato del trading, sia che si tratti di semplici opzioni binarie che del Forex. In questo modo, avremo a disposizione metodi facili, inoltre, per moltiplicare il nostro capitale partendo da una cifra minima. Tra le principali regole per il risk management ad alto livello possiamo ricordare l‘investire non oltre il 50% del capitale iniziale; cifra considerata da molti esperti di finanza come la base massima oltre la quale si dovrebbe rinunciare all’investimento se vogliamo tutelarci da eventuali perdite. Questa legge apre, in subordine, ad un’altra, ovvero non investire più del 15% del capitale in un’unica attività, permettendo invece la cosiddetta “diversificazione del portafoglio“.
Avere a che fare con diversi asset permette infatti di redistribuire il rischio, con il risultato di rendere più agevole il recupero del capitale, anche se inizialmente significa minori somme guadagnate. Ricordiamo inoltre che, se abbiamo difficoltà a quantificare continuamente sui nostri grafici il valore esatto da non oltrepassare, possiamo ricorrere ai cosiddetti “stop order“, punti impostati dal trader per evitare che la perdita monetaria superi un determinato livello, rendendo il trade sconveniente. Rimane comunque necessario acquisire esperienza ed un certo intuito sul mercato per sapere come e quando impostare gli stop order, in caso contrario potremmo terminare una transazione fin troppo presto rispetto al previsto, rendendola poco redditizia.
Molte strategie di trading dipendono inoltre dal modo in cui ci si approccia al rischio, in questo contesto è evidente quanto il risk management rappresenti parte integrante di un piano a lungo termine per il trader. Anche gli investimenti ritenuti almeno in parte sicuri possono infatti integrare un consistente rischio, dal momento che non manca la possibilità di perdere del denaro in caso di inversione di un trend inaspettato. La propria percezione del rischio deve infatti adattarsi agli strumenti finanziari prescelti, imparando ad acquistare nei mercati laddove è possibile differenziare le attività a nostra disposizione nel caso del fallimento di una di esse o quando si verifichi la chiusura out of the money.
A ciò si aggiunge il cosiddetto “rischio selezionato“, grazie al quale è possibile eseguire transazioni di livello più elevato, e contestualmente più rischioso, nel caso in cui queste ultime siano più redditizie, in modo da recuperare quanto investito. Tutto ciò va di pari passo con l’utilizzo dell’analisi tecnica, in quanto potremo decidere di andare controcorrente ed aprire posizioni long o short a prescindere dalla volatilità del bene, se ci sono buone ragioni per supporre che tale volatilità seguirà la nostra analisi nel tempo. Ricerchiamo inoltre, in questa fase, il nostro rapporto rischio/rendimento, che si calcola rapportando la somma rischiata con quello che riteniamo possa essere il suo potenziale rendimento. Il numero prodotto da tale calcolo ci permetterà di conoscere in via di principio la nostra propensione a rischiare per ottenere risultati su un asset.
Abbiamo così passato in rassegna le principali alternative per investire con consapevolezza: facciamone tesoro ed il rischio sul Forex e nel trading binario potrà essere da noi controllato con relativa facilità.