Come Diventare un Notaio
Diventare notaio è il sogno di tanti giovani laureati in giurisprudenza, anche perchè i possibili guadagnati, come specificato in questa guida sul notaio su Professioniecarriere.com, sono molto interessanti. Spesso però il sogno rimane nel cassetto perchè in genere si dice che sia una sorta di titolo ereditario, cosa purtroppo vera ma in parte, infatti si può diventare notaio.
Il percorso non è certo facile, serve pazienza, passione e studio, ma si può. Oggi il notaio è una figura professionale di alto livello e può essere definita a metà tra libero professionista e pubblico ufficiale.
Per diventare notaio è obbligatorio il corso di laurea completo in giurisprudenza va bene sia il vecchio ordinamento con un corso quadriennale ma anche la laurea del nuovo ordinamento (3+2), per assurgere al titolo di notaio però bisogna necessariamente passare un esame abilitante, ovvero è necessario superare un concorso pubblico nazionale bandito dal Ministero della Giustizia.
Risulta essere chiaro però che l’unico titolo di studio valido sarà la laurea in giurisprudenza conseguita in una delle Università dello Stato ma non esiste nessuna votazione minima che ne impedisce l’accesso, dunque qualsiasi sia il voto di laurea si potrà fare domanda per il praticantato ed anche richiedere l’iscrizione al concorso.
Risulta essere questa la parte più difficile.
Al corso si accede solo dopo aver frequentato con profitto il praticantato che consiste in 2 anni di tirocinio formativo presso uno studio notarile.
Accedere al tirocinio presso uno studio notarile, sembra essere la cosa più difficile ma comunque non di rado studi di una certa importanza accettano i neo laureati.
La riforma delle libere professioni però rende possibile non fare il tirocinio e frequentare le Scuole di specializzazione alle professioni legali.
Oggi però è ancora necessario fare il praticantato, e, dopo aver conseguito i 2 anni di tirocinio.
Per accedere al praticantato si può fare domanda di ammissione alla pratica notarile, la domanda non va fatta solo agli studi ma va presentata presso il Consiglio Notarile del Distretto dove si intende svolgere la pratica stessa , alla domanda si deve allegare il pagamento di una tassa ed anche una dichiarazione dello studio notarile presso cui si seguirà il tirocinio.
La domanda verrà esaminata da commissione competente e, se il candidato verrà ritenuto idoneo il tirocinio sarà di 18 mesi, i 18 mesi devono essere almeno uno continuativo a laurea terminata mentre i 6 mesi possono essere fatti durante l’ultima sessione di studi. Al termine del tirocinio il notaio rilascerà l’attestato.
Al termine del tirocinio si fa domanda per il concorso e dunque si partecipa ad una preselezione, per superare la quale molti giovani frequentano dei corsi idonei.
In media la preselezione consiste nella compilazione di un test dove sono inserite 45 domande da rispondere il 70 minuti.
Una prova non impossibile se si ha la giusta dose di conoscenza alle spalle.
La prova di preselezione è normata dalla legge 26 luglio 1995, n. 328.
Se l’aspirante notaio supera la preselezione accede, come previsto ad un esame scritto che consiste in 3 prove teorico pratiche, in queste prove in media si devono analizzare atti notarili suddivisi in: numero 1 atto tra vivi, numero 1 atto di ultima volontà e numero 1 ricorso di volontaria giurisdizione. Queste tre prove teorico pratiche si svolgono in 3 giorni consecutivi. Ogni prova ha una durata massima di 7 ore.
Superata la parte teorico pratica è previsto anche un esame orale che è sempre basato su materie di studio ovvero diritto civile e commerciale, disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili e disposizioni concernenti le tasse sugli affari.
Non è poi così difficile diventare notaio se si ha la passione dello studio e dell’approfondimento, in ogni caso utile cosa è sempre seguire un corso con personale specializzato che sarà in grado di accompagnare l’aspirante notaio io ogni parte del concorso ministeriale.